(gr) 2010 | Art Athina

CRIseS, CRIsES

L'installation collective.
L'installation collective.
L'installation collective.
L'installation collective.
L'installation collective.
L'installation collective.
L'affiche du Forum China_Europa Art a été basé sur le livre d 'artistes, qui a été produit par le D.A' s collectives, participatives performance, «crises crises». Pékin, 08-10/07/2012.
L'affiche du Forum China_Europa Art a été basé sur le livre d 'artistes, qui a été produit par le D.A' s collectives, participatives performance, «crises crises». Pékin, 08-10/07/2012.

 


2009 | Hommage Joseph Beuys

La prochaine illusion

[Gallery not specified]

Installation (papier, sel,. bandes plastiques, machine a boules, boite, colles), avec mon poeme « Nostos – nostalgie » pour la distrubution au public, « Democratie-movement », Ecole des Beaux d’ Athenes, Institut de Goethe. Exhibitions, conferences, actions, Batiments de’ l’ Ecole, 29/09-03/10/2009. (A l’ occassion d’ un projet Europeen incluant un autobus qui traverse l’ Europe, en partant de l’ Allemangne in Bemegung – The bus for the Direct Democracy-Eurovision).


2007 | Vinci, Toscane

Il Ribes dell’affetto

Il Ribes dell’affetto

Nella famiglia era tradizione piantare uno o più alberi ogni volta che veniva al mondo un nuovo figlio. Si preferiva piantare un ciliegio, o anche un melo o un moro o altri ancora : peri, viti, cotogni, noci, prugni, mandorli.

Ogni membro della famiglia aveva dunque i suoi alberi e poteva decidere di come usarne i frutti. Era una specie di potere, specialmente sul ciliegio dai frutti prelibati.  Se mai un albero doveva essere tagliato perchè vecchio o malato, se ne piantava subito uno nuovo.

Il giardino era diviso in due parti:  il prato per gli animali ( mucche, maiali e capre ) e l’orto con le verdure ( fagioli, patate, zucchini, porri, cavoli, pomodori). In mezzo passava un sentiero acciottolato che andava dal cancello all’ entrata della casa.

La casa famigliare si trovava a Karpenissi, nella regione dell’ Evrytania, a circa 1000 metri sul livello del mare, nei monti centrali della Grecia; tutto il paesaggio era montagnoso con inverni freddi: inevitabilmente, ogni anno nevicava.

Quando mia madre ci arrivό come sposa, questo giardino era un luogo sterile, una pietraia. Lavorό per mesi e mesi per togliere i sassi, ammucchiarli e farne dei muretti; il giardino era il suo piccolo regno che avrebbe poi salvato la famiglia dalla fame durante la seconda guerra mondiale e la guerra civile greca.

In mezzo al giardino erano cresciuti – senza sapere quando, come e perchè – cespugli di ribes. Quando ero bambino, i piccoli frutti rossi mi lasciavano quasi indifferente ;  avevo un ricordo di acidità quando, durante l’estate, gli assaggiavo. Ma mia madre continuava a coltivarli : i cespugli rimanevano piccoli ma sempre discretamente presenti fra gli alberi e le verdure, all’ ombra inconbente di un’ acacia.

Molti anni piu tardi, dopo aver gustato i frutti dei boschi, le bacche dell’ Europa, durante una vacanza, assaggai di nuovo i ribes. Mi sembrarono allora  particolari, pieni di succo e per nulla acidi.

Mia madre notό : « oltre l’albero delle ciliege, anche i ribes sono tuoi. »

Da allora, i ribes diventarono per me più importanti delle ciliege duracine.

Dopo la morte di mia madre, la casa è stata rinnovata e il giardino cambiato. I ribes sono stati strappati: al loro posto sono stati piantati fiori e un prato all’inglese.